Liturgia settimanale

Fonti:     LaChiesa.it  –  Santiebeati.it

Lunedì 25 Settembre >
(Feria – Verde)
Lunedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Esd 1,1-6   Sal 125   Lc 8,16-18: La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Martedì 26 Settembre >
(Feria – Verde)
Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Esd 6,7-8.12.14-20   Sal 121   Lc 8,19-21: Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
Mercoledì 27 Settembre >
(Memoria – Bianco)
San Vincenzo de’ Paoli
Esd 9,5-9   Tob 13   Lc 9,1-6: Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Giovedì 28 Settembre >
(Feria – Verde)
Giovedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Ag 1,1-8   Sal 149   Lc 9,7-9: Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?
Venerdì 29 Settembre >
(FESTA – Bianco)
SANTI ARCANGELI MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE
Dn 7,9-10.13-14   Sal 137   Gv 1,47-51: Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.
Sabato 30 Settembre >
(Memoria – Bianco)
San Girolamo
Zc 2,5-9.14-15   Ger 31   Lc 9,43-45: Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Domenica 1 Ottobre >
(DOMENICA – Verde)
XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Ez 18,25-28   Sal 24   Fil 2,1-11   Mt 21,28-32: Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.

Riflessione sul Vangelo della domenica

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore

C’è una frase conclusiva, comune alle due parabole della XXVI e XXVII domenica, che svela il segreto intendimento del discorso complessivo di Gesù: “Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,41).
La domanda posta da Gesù è la seguente: “Chi è allora il vero destinatario della promessa, il vero credente?”. Anche la parabola dei due figli deve essere letta in questa prospettiva.
Molte volte, infatti, può verificarsi una forma di sintonia solo apparente, perché ultimamente interessata, tra la nostra volontà e quella del Padre. Siamo capaci di dirgli dei “sì” speciosi e superficiali, non maturati al sole di quella vera obbedienza interiore, che può solamente essere il frutto di una profonda conversione a Dio. Una forma di obbedienza disobbediente perché non tocca le radici del nostro cuore e non cambia la nostra esistenza.
In questa ipotesi è vero che, pur immersi in una vita ancora disordinata, coloro che hanno deciso di seguire Cristo, senza reticenze e senza cercare in ultima analisi il loro interesse, si riscatteranno e avranno la precedenza nel regno dei cieli.
La parabola ci fa capire quanto sia anche per noi reale il pericolo di partecipare, con apparente docilità, durante tutta la nostra vita, alle celebrazioni liturgiche e alle attività della Chiesa, senza mai diventare veri cristiani.

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