Date da ricordare

Le origini dell’opera salesiana riminese

Cronistoria della casa

1882.
Don Bosco soggiorna a Rimini dall’11 al 13 maggio. La città lo accoglie come un Santo. Sorgono i primi Cooperatori salesiani.

1883.
Don Francesco Venturini, il don Bosco di Rimini, crea, sul modello salesiano l’Oratorio di San Francesco d’Assisi per accogliere la gioventù povera ed abbandonata. Nel 1904, sempre seguendo le indicazioni di don Bosco, don Venturini aprirà l’Istituto per gli Artigianelli.

1884.
Il 13 ottobre don Antonio Metalli, un giovane di 25 anni, parte missionario per l’America Latina: è il primo Salesiano di Rimini.

1893.
Don Ugo Maccolini, affascinato dall’opera educativa di don Bosco, tenta di creare in città, con propri capitali, un collegio salesiano per assistere orfani e giovani emarginati. Il clima decisamente anticlericale del tempo non gli consentirà di attuare il progetto.

1912.
Il 17 novembre è posta sul litorale, nella zona dei Traj, la prima pietra della Chiesa dei bagnanti. I riminesi la chiameranno la Chiesa nuova.

1913.
Il 17 agosto il vescovo Vincenzo Scozzoli officia la prima messa nella Chiesa nuova del lido di Rimini non ancora ultimata. Don Maccolini, convincerà il vescovo a dedicare il tempio a S. Maria Auxilium Christianorum, la Madonna di Don Bosco, e darà inizio alle trattative per affidarla ai Salesiani.

1914.
L’inizio della Grande guerra interrompe bruscamente la “stagione dei bagni” e la Chiesa nuova perde tutti i suoi numerosi fedeli di nazionalità austro-ungarica.

1918.
I profughi veneti, sfollati nelle ville del litorale in seguito alle vicende belliche, celebrano il primo Natale di pace nella Chiesa Nuova e al termine della funzione scoprono una lapide a perenne ricordo dei tragici avvenimenti trascorsi.

1919.
Il 19 agosto, a 37 anni dalla visita di don Bosco alla città, giunge alla Chiesa Nuova di S. Maria Auxilium Christianorum il primo Salesiano: don Antonio Gavinelli.

1920.
Don Gavinelli dà vita al bollettino parrocchiale Lavoro e Preghiera. Il mensile, rivolto ai Cooperatori salesiani, continuerà ad uscire fino al 1942 e fornirà un grande aiuto economico a tutte le iniziative salesiane.

1921.
Con l’arrivo degli orfani di guerra ha inizio la scuola elementare.

1922.
Per accogliere la sempre più numerosa “società dell’allegria” che frequenta l’ambiente salesiano don Gavinelli acquista il terreno attiguo alla canonica e realizza il “grande campo giochi” dell’oratorio. Il cortiletto, tra la chiesa e la canonica, è adattato a teatro. Una serie di lavori trasforma il fabbricato che affianca la chiesa in Istituto con orfanotrofio e collegio. In seguito, l’edificio sarà ulteriormente ingrandito.

1923.
Domenica 29 luglio è inaugurato l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice voluto da don Gavinelli per allargare l’opera educativa salesiana sul lido di Rimini. Prima Direttrice dell’Istituto delle F.M.A. è suor Maria Sardo. Alla scuola elementare dei salesiani, attiva da tre anni, ora si aggiungono il laboratorio, l’asilo infantile e la scuola elementare delle suore.

1925.
Dal 2 al 6 aprile, don Filippo Rinaldi (1856-1931), Rettor maggiore della Congregazione salesiana, terzo successore di don Bosco, visita la Casa salesiana di Rimini. In ottobre don Antonio Gavinelli lascia la parrocchia per il Sacro Cuore di Roma. Il Salesiano sarà ricordato e celebrato come il fondatore dell’Opera salesiana riminese: ha arredato la chiesa, trasformato la canonica in istituto con orfanotrofio, collegio e scuola elementare; ha costruito il teatro, il circolo giovanile e il campo di calcio; ha insegnato ad una moltitudine di adolescenti il valore della disciplina e l’orgoglio di appartenere alla famiglia salesiana. Lo sostituisce don Giovanni Sartori.

1929.
È l’anno del “nevone” e della Conciliazione, ma anche l’anno della beatificazione di don Bosco, solennizzata con le festose giornate d’agosto, che vedono il coinvolgimento di parrocchiani, cittadini e bagnanti.

1930.
La famiglia Marvelli si stabilisce a Rimini nella “parrocchia dei salesiani”. Alberto frequenta l’oratorio festivo assimilandone i valori educativi e religiosi. Diventerà il primo santo riminese “targato don Bosco”.

1931.
Per intercessione di don Bosco la riminese Annetta Maccolini guarisce istantaneamente dalla flebite e i periti nominati dalla Congregazione, dopo scrupolosi accertamenti, riconoscono il miracolo.

1933.
Ampliato e reso più confortevole il teatro dell’oratorio.

1934.
Ai festeggiamenti in onore della canonizzazione di don Bosco partecipa tutta la città. Il 9 settembre la statua del “Santo dei giovani” è trasportata in processione dal duomo alla chiesa di Santa Maria Ausiliatrice.

1939.
Con una solenne benedizione officiata dal vescovo Vincenzo Scozzoli, il 15 agosto è posta la prima pietra del Campanile. Artefice di quest’opera, che completa il progetto originario del tempio redatto dall’ingegnere Giuseppe Gualandi, è il parroco don Marino Travaglini. L’opera sarà ultimata nell’estate del 1940. Il campanile è alto 50 metri e la sfera, alla sommità, ha il diametro di 5 metri.

1943.
Il primo novembre Rimini subisce il primo bombardamento aereo. Il 26 di quel mese un ordigno distrugge la casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La tragedia dei bombardamenti continuerà a martoriare la città fino all’estate del 1944.

1944.
La chiesa di Maria Ausiliatrice e l’Istituto salesiano si sono salvati dalle bombe, ma hanno subito gravi lesioni. La struttura abitativa è occupata dalle truppe alleate che hanno installato al piano terra il quartier generale. I militari lasceranno definitivamente la parrocchia alla fine di aprile del 1945 e solo allora i salesiani potranno rientrare in possesso della chiesa e dell’istituto.

1945.
La “pratica della ricostruzione” dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è nelle mani dell’ingegnere Alberto Marvelli. Saranno i suoi contatti e il suo continuo interessamento che consentiranno l’immediata riedificazione dell’edificio. I lavori iniziano in giugno e si protrarranno fino al 1950, perché durante il proseguo della riedificazione si deciderà di alzare un piano al fabbricato.

1946.
Vengono effettuati impegnativi lavori al teatro dell’oratorio, crollato durante i bombardamenti. La platea è rialzata gradatamente nella porzione terminale e nella parte soprastante è realizzata la galleria. Riprendono le recite e le proiezioni cinematografiche.

1946.
Il 5 ottobre, urtato violentemente da un camion alleato, muore Alberto Marvelli. L’8 ottobre le esequie si svolgono nella chiesa di Maria Ausiliatrice gremita di fedeli. Il corteo, che accompagna la salma al cimitero, è interminabile.

1947.
Riassestati i grandi finestroni del tempio scardinati dai bombardamenti. In ottobre don Marino Travaglini lascia Rimini ed è sostituito nella conduzione della parrocchia da don Gualtiero Bondi.

1948.
Gli ambienti dell’Istituto, la cucina, il refettorio e i servizi subiscono vari adattamenti. Il 18 ottobre inizia la scuola media Don Bosco. In pochi anni riuscirà ad annoverare una schiera di oltre 200 studenti.

1948.
Il 4 dicembre le Figlie di Maria Ausiliatrice celebrano il 25° anno di fondazione della loro Casa.

1950.
Domenica 26 marzo è inaugurata la nuova artistica Via Crucis in marmo, opera di Enrico Arrighini, dono dei parrocchiani. Iniziano grandi lavori di restauro, ripulitura e decorazione della chiesa. Termineranno nel giugno del 1951. L’altare di don Bosco è ingrandito e impreziosito di marmi. Le funzioni religiose durante i lavori si celebrano nella cappella delle suore.

1951.
Il 9 giugno la chiesa è riconsacrata da mons. Salvatore Rotolo, vescovo salesiano. Il 10 giugno, la nuova statua dell’Ausiliatrice, scolpita da Angelo Pescosta, è solennemente incoronata con aure e corone benedette da S.S. Pio XII. Una lapide, nell’atrio del tempio ricorda l’avvenimento in lingua latina.

1952.
Il 3 febbraio, festa esterna di S. Giovanni Bosco, è inaugurata la pala d’altare del Santo dei giovani, insieme con Domenico Savio, dipinta da Giuseppe Steffanina.

1953.
Il 20 febbraio don Renato Ziggiotti (1892-1983) Rettor maggiore della Congregazione salesiana, quinto successore di don Bosco, visita la Casa salesiana e si meraviglia per i bei lavori eseguiti in chiesa e nell’istituto. La scuola media dei salesiani è parificata alle scuole statali. Don Gualtiero Bondi lascia la parrocchia di Maria Ausiliatrice ed è sostituito da don Mario Berardi, che cederà l’incarico, dopo appena un anno, a don Alfredo Minozzi, insegnante di matematica e valente conferenziere.

1954.
Il 4 maggio il Rettor Maggiore don Renato Ziggiotti visita l’Istituto delle suore di Maria Ausiliatrice risorto e rimesso a nuovo dopo i bombardamenti.

1955.
A fine novembre iniziano i lavori del nuovo grande edificio della Scuola media Don Bosco, adiacente al viale Regina Elena. I ragazzi vi entreranno per le lezioni nell’ottobre del 1956.

1956.
Frequentano le attività dei salesiani dai 300 ai 350 giovani. Tante anche le ragazze che vanno dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.

1957.
Il 25 aprile è inaugurato il Palazzo della Scuola media parificata Don Bosco. I locali sono benedetti dal vescovo di Rimini, mons. Emilio Biancheri. L’edificio comprende: al pianterreno un ampio porticato e varie sale giochi; al primo piano un salone, una cappella e tre aule scolastiche; al secondo piano un vasto ambiente per il doposcuola e tre spaziose aule molto arieggiate e luminose; al terzo piano un dormitorio per allievi convittori con impianti igienici moderni. L’8 dicembre è inaugurato l’organo della chiesa con un delizioso intervento alla tastiera di don Michele Carbone.

1960.
In agosto per iniziativa del parroco don Alfredo Minozzi iniziano i lavori di ampliamento della chiesa. In novembre è “smantellato” l’altare maggiore e l’abside. Le SS Messe si officiano presso l’altare di S. Giovanni Bosco.

1961.
Il 26 maggio la chiesa, ancora senza pavimento, riapre al pubblico. La Madonna troneggia sul suo piedistallo, libera dalla nicchia, che la teneva prigioniera. L’indomani, 27 maggio, il vescovo Emilio Biancheri amministra la Cresima a un centinaio di fanciulli.

1962.
Il 27 maggio, ultimati i lavori di ampliamento, la chiesa di Maria Ausiliatrice è solennemente inaugurata.

1963.
Alla fine di giugno terminano i lavori di ampliamento dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Le numerose camere accoglieranno le bagnanti e i bimbi della colonia; in ottobre le aule si riempiranno dei fanciulli delle elementari. I lavori erano iniziati nel marzo del 1962.

1965.
A fine estate iniziano i lavori di collegamento del nuovo edificio scolastico con il vecchio fabbricato della ex canonica.

1967.
Ventennale della morte di Alberto Marvelli. Il 5 febbraio, festa di San Giovanni Bosco, il vescovo Biancheri scopre, nell’ingresso dell’Istituto salesiano un medaglione in ceramica raffigurante il volto di Alberto, opera dello scultore ed ex-allievo dell’oratorio Angelo Basso. Nel 1972 il giovane “Ingegnere di Dio” sarà dichiarato “Servo di Dio” e prenderà il via la corsa della sua santificazione.

1972.
Chiude la scuola media Don Bosco. I locali sono affittati agli alunni delle elementari e delle medie statali.

1974.
In gennaio iniziano i lavori per la sistemazione del cinema-teatro che prevedono l’inversione del palcoscenico. Saranno ultimati a novembre.

1974.
il 5 ottobre la salma di Alberto Marvelli, esumata dal cimitero monumentale di Rimini, è traslata in Sant’Agostino. Alle 16 la bara con i resti mortali del giovane ex-allievo di don Bosco si ferma nella chiesa di Maria Ausiliatrice dove mons. Emilio Biancheri, vescovo di Rimini, celebra la messa solenne.

1975.
Si decide di destinare il primo piano dell’ex Istituto scolastico alle attività giovanili e di continuare a dare in affitto il secondo piano alle scuole statali.

1976.
Il 19 settembre don Alfredo Minozzi celebra la sua ultima messa da parroco di Santa Maria Ausiliatrice. Lascia la parrocchia dopo 23 anni di apostolato. Lo sostituisce don Gabriele Gaspari.

1977.
Ristrutturazione delle camere e dei servizi, adibiti di acqua calda e fredda, del II e III piano dell’ex edificio scolastico, in previsione degli ospiti estivi. I lavori proseguiranno fino al 1980.

1981.
Il 21 settembre arriva a Rimini don Alfredo Picchioni, nuovo direttore dell’Opera salesiana riminese.

1982.
Anno centenario della venuta di don Bosco a Rimini. Il “Centro studi e ricerche storiche e fotografiche locali Alberto Marvelli”, formato da ex-allievi di don Bosco, organizza nei locali salesiani, Circolo e Sala Marvelli, tre mostre celebrative del “Centenario”: Don Bosco Padre e Maestro dei Giovani (31 gennaio-28 febbraio), Il passato che ci appartiene. La parrocchia di piazza Tripoli (1-31 maggio); Momenti di vita. Alberto Marvelli nei luoghi che lo videro crescere, tra le persone che lo conobbero, negli avvenimenti che lo ebbero protagonista (7-30 settembre). Quest’ultima rassegna inaugurata dal vescovo Giovanni Locatelli mette a fuoco lo stile di vita “boschiano” di Alberto, ed espone per la prima volta in assoluto le foto del suo diario familiare e salesiano. La bella medaglia commemorativa del Santo dei giovani è coniata dall’incisore Guido Angelini. Il 12 maggio, anniversario della venuta di don Bosco a Rimini, si svolge una grande marcia-pellegrinaggio che dall’oratorio dei salesiani porta i parrocchiani al Santuario della Madonna della Misericordia, dove don Bosco celebrò la messa.

1987.
Grandi operazioni di rifacimento del tetto della chiesa di S. Maria Ausiliatrice e di decorazione del suo interno. Presiede i lavori che termineranno nell’aprile del 1988 don Franco Luchetta, parroco dal 1985.

1988.
Anno centenario della morte di don Bosco. Il bel volto del santo, disegnato a china dal grande ritrattista riminese Giulio Cumo, diviene l’immagine celebrativa della cartolina del Centenario. Dal 15 al 31 maggio mostra di Arte Sacra nella Sala Marvelli con i dipinti Giulio Cumo.
L’8 dicembre con la partecipazione di don Egidio Viganò (1920-1995), Rettor maggiore della Congregazione salesiana, settimo successore di don Bosco, é presentato il volume “Una spiaggia una chiesa una comunità”. La parrocchia dei Salesiani di Rimini dal 1912 al 1943.

1989.
A gennaio esce il primo numero di Punto d’incontro, trimestrale dell’Opera salesiana riminese. Andrà avanti fino al settembre del 1996 e sarà per il gruppo giovanile una valida palestra di discussione sui valori della vita e sulle tematiche salesiane.

1990.
Dopo il tetto e la decorazione interna della chiesa, in autunno iniziano i lavori di sistemazione del campanile resosi pericolante per l’usura del tempo. Saranno ultimati nell’estate del 1991.

1992.
A settembre don Enrico Migliavacca subentra a don Franco Luchetta nella direzione della parrocchia dei salesiani.

1996.
Sabato 12 ottobre, don Juan Edmundo Vecchi (1931-2002) Rettor maggiore della Congregazione salesiana, ottavo successore di don Bosco, celebra una funzione religiosa nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice e consacra l’effigie di Alberto Marvelli, posta nell’altare del Sacro Cuore, opera del pittore riminese Davide Frisoni.

1998.
L’Opera salesiana passa dall’ Ispettoria Adriatica all’ Ispettoria Lombardo-Emiliana con le case della Romagna: Faenza. Forlì, Ravenna, San Marino.

2011.
Lunedì 22 agosto don Pascual Chavez, Rettor maggiore della Congregazione salesiana, nono successore di don Bosco, celebra messa nella cappella dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ed è fatto dono del libro “Eravamo i burdèl di prét”. La parrocchia dei salesiani di Rimini dal 1944 al 1982.

2015.
Il 17 e il 18 ottobre don Ángel Fernández-Artime, Rettor maggiore della Congregazione salesiana, decimo successore di don Bosco visita la casa salesiana; celebra la messa solenne delle 10,30 attorniato da una dozzina di sacerdoti della diocesi riminese.

2016.
Nell’estate si apre la nuova casa per ferie. Tutto l’edificio scolastico è adeguato all’ospitalità, eccetto il piano rialzato che rimane intatto con sale, uffici e aule di catechismo. La casa per ferie si compone di tre sale da pranzo per la capienza di 150 posti. I piani 1,2,3 sono stati trasformati in camere doppie, quadruple e in miniappartamenti per un totale di 104 posti. La ristrutturazione ha portato ad una divisione razionale degli ambienti: mentre l’oratorio è stato spostato nel seminterrato della canonica la cui proprietà è della diocesi, la casa per ferie, raccolta in un unico complesso, è di proprietà della Ispettoria di Milano

2018.
1° dicembre. Alla presenza delle autorità municipali riminesi e veneziane è ricollocata nell’ingresso della chiesa la lapide dei profughi veneti della Prima guerra mondiale, andata distrutta durante i lavori di allungamento e ristrutturazione del tempio.

2018.
Il 18 marzo, centenario della nascita del Beato Alberto Marvelli, si completa l’abbellimento della chiesa con la realizzazione delle ultime sei vetrate volute con tenacia da don Stefano Adriani, con l’apporto economico di molti benefattori.

2019.
Il Centenario dell’Opera Salesiana 1919-2019 viene celebrato con diverse e partecipate manifestazioni e con la pubblicazione di molteplici pieghevoli editati in concomitanza con le varie ricorrenze.  Inoltre, viene completamente rinnovato il piano rialzato della casa parrocchiale. I locali dell’antico oratorio vengono spostati nei rinnovati ambienti a pian terreno della ex canonica. Per mancanza di fondi, gli ingenti lavori del secondo e terzo piano sono sospesi. La pandemia del Covid blocca l’inaugurazione dell’oratorio che vien rimandata a data da destinarsi.

2020.

Nonostante l’imperversare del virus il parroco don Stefano Adriani, pur con le celebrazioni sospese, continua nella sua opera di incoraggiamento, benedicendo tutti i passanti e sostando più ore al giorno davanti alla porta della chiesa.

2022-2023.

Riprende l’attività a pieno ritmo che sfocia in una grande festa di popolo per la solennità di Santa Maria Ausiliatrice, con la processione su un tratto di lungomare (24 maggio 2023) e una grande festa della parrocchia nei giorni 26-27-28 maggio. Essa inizia con una “biciclettata” alla quale partecipano anche il Vescovo Anselmi e il Sindaco di Rimini, che successivamente inaugureranno i nuovi campi da gioco e i nuovi locali dell’Oratorio. Nel mese di agosto ci lasciano il parroco don Stefano e il direttore don Mauro trasferiti ad altra sede. Il 26 agosto con una grande festa il popolo li saluterà nella chiesa dove hanno ben operato per tanti anni. Arrivano don Roberto Smeriglio e don Achille Longoni che li sostituiscono.

a cura di Manlio Masini